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Patricia Bettini (agosto 2014)

Le Foto di Lucia Geri, nel gioco di riflessi che le connota, offrono molteplici opportunità: Colpiscono, così come fa la luce o un suo raggio su una superficie riflettente, rimandando e restituendo l'energia della materia nelle sue varie manifestazioni Catturano, invitandoci a fermarsi, per soffermarsi su di esse In questa pausa di azione, sollecitano l'osservazione a cogliere e ri-considerare la realtà insolita lì rappresentata, assumendo un occhio, una prospettiva di visione, uno sguardo diverso, non ancora esplorato ed ancora inconsapevole Sollecitano la curiosità a muoversi verso il sapere, il conoscere o ri-conoscere di cosa si tratta, ad andare oltre l'apparenza, sperimentando e sondando le risonanze percettive, sensoriali ed emotive che le stesse immagini ci rimandano, seguendo e lasciandoci guidare poi dal flusso delle associazioni cognitive che ne scaturiscono Ci sorprendono, ci confondono, ci mettono in crisi perchè contengono e rappresentano cose speculari o diffuse, doppiate o moltiplicate, a volte deformate, capovolte, sovrapposte, frammentate, scisse... Ci pongono di fronte ad una realtà composita che assume varie forme: reali, irreali, surreali, metafisiche, astratte... Ci conducono a riflettere ed interrogarsi sulle cose, sulle forme, sugli spazi, sui materiali, su ciò che contiene o che è contenuto, su ciò che sta dentro o sta fuori, su ciò che viene prima o dopo, su ciò che è davanti o dietro, sul gioco complesso delle interazioni che luci e colori intrattengono con le varie superfici riflettenti, a seconda delle loro caratteristiche: concave o convesse, più o meno lucide, più o meno trasparenti... Ci divertono per gli scherzi, gli abbagli, le risorse della materia e della sua energia. Una realtà con manifestazioni inesauribili nel flusso continuo ed inestricabile di ciò che una cosa è e ciò che può anche diventare, fra ciò che è attiguo, contiguo ma che è allo stesso tempo anche opposto o separato, di ciò che si può vedere o intravedere solo da un punto di vista e di ciò che invece può essere visto grazie ad una prospettiva più allargata, più ampia, che addirittura contenga e rinvii l'insieme del contesto, oltre che i dettagli dei particolari, ciò che solo con il nostro punto di vista non potrebbe essere contemplato Ci intrigano verso un oltre ed un altrove, dove la luce diventa meno chiara, e si annuncia l'oscuro e ciò che sfugge alle categorie già note Ci lasciano con il gusto luminoso e profondo del mistero insondabile che la realtà ci offre e che, ogni volta che ci rendiamo disponibili a tornare novizi ed iniziare un nuovo percorso, ci può ancora stupire e farci rinascere...

Grazie Lucia, per questa occasione che mi hai regalata di pausa e di rinnovata ricerca!

“Fa che la tua luce e la tua brillantezza riflettano ciò che hai nel cuore” (Citazione scritta su uno Specchio del Museo di Hanoi)

(Patricia Bettini, psicopedagogista) San Marcello P.se, presentazione del 4 agosto 2014

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